Diffidenza nemica delle relazioni.

La diffidenza e’ quella sensazione negativa che abbiamo nei riguardi di una persona o di una situazione.

Spesso accade che a forza di cercare un difetto in un altro si trova quello che si vuole!!! !, solo per rassicurarci e dire ad Alta voce:”Vedi avevo RAGIONE”. . Il diffidente perde cosi’ il controllo di un componente principale, ovvero il fatto che lui o Lei si rispecchiano senza neanche accorgesene in quel soggetto, forse per cause personali o familiari present o passate..a rimetterci!?, le relazioni personali. …e se questa situazione si crea in un contesto lavorativo, la situazione e’ ancora piu’ grave, perche’ di difficile convivenza e gestione,si intervene di solito con rigidita’ e umiliazioni inutili che provoca rabbia e disagi.

Trovare reali delle prove sospette solo perche’ si distroce la realta’ dal suo Vero Ed empatico Punto di Vista, quindi ostinarsi nel vedere con occhi ignorant una persona porta il diffidente a svelarsi.. ovvero lo spaccone che si sente anche furbo, mostra le sue insicurezza e fragilita’.

Vogliamo parlare del danno recato con la sua diffidenza.. Incalcolabile sul piano lavorativo ma sopratutto umano perché?, provate a pensare a un cavallo zoppo sulla linea di partenza di un gran prix… Sai quante ne verranno dette! ! !. Ma il danno non e’ solo su quella gara, ma sul team in competition anche per le future.. .ma forse I diffidente non sanno che il cavallo deve per forza mettersi in partenza e poi subito fermarsi per un regolamento Ben preciso… Ovvio questo e’ un esempio, forse anche stupido ma ci deve far ragionare sul fatto che se si parla a vanvera si rischia di fare piu’ male.. e di vedere poi quel pensiero che avevamo verso una persona realizzarsi. Non ha nome questo atteggiamento.. .Solo STUPIDITA’.

L’inconsapevolezza del diffidente lo portano a vedere le proprie fragilita’ rispecchiandole sugli altri .. Pensando che questi lo vogliono raggirare per ottenere dei scopi.Ripeto forse per fregature passate, ma il dramma e’ che nel suo atteggiamento come cellule malate si creano altri pregiudizi,un circolo VIZIOSO.

Se non ci si conosce si resta ingabbiati e non si e’ liberi di scegliere cio’ che e’ meglio… non servono le crisi isteriche o DOPPI GIOCHI SCORRETTI, servono cambiamenti interiori, prese di posizioni sane e consapevoli e mirate nel contesto. Ma I Giovani di oggi, sono un po troppo PIGRI per accorgersi del male che stanno faccendo al loro ESSERE,troppo presi a sparlare e giudicare, chiuso nel loro PICCOLO MONDO.

I rapporti umani sono la base interrativa del nuovo modo di vivere, occorre essere relativisti e trovare il giusto COMPROMESSO, saper ACCOGLIERE, perche’ ad esempio in un luogo dove si somministrano cibi e bevande la clientela si renda conto di essere un CLIENTE e non un INTRUSO.. Solo perche’ a te magari ristoratore ti gira male o hai dei complessi di INFERIORITA’, e non vedi la realta’. Ma la devi GIUDICHICARE PER SFIDA O BISOGNO DI SAZIETA’ MENTALE, COME UNA DROGA CHE TI PORTA A FALLIRE MISERAMENTE NEI RAPPORTI. LA CURA, PER ME… LO STUDIO E L’UMILTA’…FATTO CON STILE COSA ORAMAI RARA.

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